“un ricordo di mio zio, ex maggiore della Repubblica Sociale Italiana”
Di Ciccio C.
Arma fotografata dalla collezione privata di Ciccio C.
Non ho mai conosciuto mio zio in quanto quando è morto io ero molto piccolo, solo da qualche anno e per caso ho avuto sue notizie.
Le persone che lo hanno conosciuto ne parlano tutte bene, un ottimo avvocato, persona stimatissima e correttissima: un uomo d’altri tempi.
Nel corso della seconda guerra mondiale era un ufficiale dell’esercito, il caso e le vicissitudini della vita lo vollero come un Maggiore della Repubblica Sociale con compiti a suo dire piuttosto delicati.
Delle sue vicissitudini militari non ne so molto, anzi per sentito dire dalle persone che lo hanno conosciuto non amava raccontarle, so di certo che nello svolgere il suo compito in quel caos che è stata “la guerra civile” salvò molte vite.
Fu, come molti degli ufficiali che fecero la scelta di rimanere fedeli ai dettami del regime fascista, catturato e condannato a morte, e solo grazie all’amnistia voluta da Palmiro Togliatti fu salvato.
Come scritto sopra, queste informazioni le ho apprese per caso, solo dopo aver ritrovato in una cassa fra i suoi oggetti anche una pistola, sicuramente la sua d'ordinanza.
Dopo aver espletato tutte le procedure previste dalla legge per poterla detenere in quanto non più considerata arma da guerra mi accingo ad allegare le foto.
Si tratta di una pistola marca P. Beretta modello 1934, anno 1937 - XV, calibro 9 corto con sette cartucce e la sua fondina in cuoio. Sulla storia dell’arma credo che in questo sito si è detto abbastanza quindi non mi resta che il piacere di allegare le foto e di rendere pubblico il mio ritrovamento con l’intenzione di fare delle ulteriori ricerche su mio zio e su un periodo della nostra storia per certi versi ancora oscura: